Italia, Barzagli: "Vogliamo ammazzare la bestia nera. Futuro? Non ci penso a mollare"

Italia, Barzagli: "Vogliamo ammazzare la bestia nera. Futuro? Non ci penso a mollare"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
sabato 25 giugno 2016, 15:15Interviste
di Pierpaolo Matrone
Così in conferenza stampa

Andrea Barzagli, a due giorni da Italia-Spagna, è intervenuto in conferenza stampa:

Che sensazioni hai e soprattutto come avete accolto la notizia dell'assenza di Candreva? "Per Candreva ci dispiace molto, è normale. Sappiamo benissimo quello che ci poteva dare, ha fatto benissimo nelle prime due partite. Siamo in 23, ci saranno i sostituti giusti per non farcelo rimpiangere. Ci stiamo preparando a questo grande ottavo di finale. Siamo concentrati, c'è lo spirito giusto. Mi sembra che a due giorni dalla partita siamo a un bel punto"

L'assenza di Candreva e le ammonizioni vi preoccupano? Come vi sentite? "Sinceramente è normale che il pericolo della diffida sia alto e della squalifica altrettanto, ma non ci stiamo pensando. Ci scherziamo anche un po' tra di noi, siamo l'unica squadra ad avere due portieri diffidati su tre... Non ci facciamo condizionare da niente, se deve succedere di prendere un giallo succederà, ma c'è fiducia nel gruppo. Questa è la nostra forza".

Morata pericolo pubblico numero uno? "In campo non ci sono amici, faccio fatica anche a salutarli prima della partita per una questione di concentrazione. Morata è uno dei tanti pericoli, la Spagna ha una qualità altissima e dobbiamo stare attenti a tutti. Conosciamo le sue qualità, ma bisogna stare attenti anche agli altri, hanno tanti giocatori che possono mandarlo in porta. Li stiamo studiando, li abbiamo già affrontati e ci stiamo preparando al meglio"

Morata ha detto che sei il più forte difensore italiano. "Non ci casco... Noi scherziamo molto tra di noi. Diciamo che ho un po' di timore sia di Morata che della Spagna, questi attestati di bravura non mi piacciono molto. Penso che saremo tutti concentrati sulla partita, sapendo il valore della Spagna".

La sensazione dei tifosi è di grande entusiasmo, con alti e bassi. Ora si incontra una squadra tra le più forti del mondo, cosa puoi dire ai tifosi per assicurare che l'Italia non è spacciata? "Nessuno parte mai spacciato. Siamo partiti nello scetticismo, che ci può stare. Non eravamo favoriti e non lo siamo, ma penso che questa Nazionale si sia conquistata anche molti tifosi per quello che dà in campo. Abbiamo messo grande cuore e attaccamento alla maglia, ci fa piacere che la gente si possa essere riavvicinata o che abbiamo portato a indossare qualche maglietta in più. Sappiamo la passione che c'è in Italia per il calcio, ma quando vedi la tua squadra non dalle favorite magari ti viene meno voglia di seguirla. Questo ottavo terrà tanta gente attaccata al televisore, il supporto dei tifosi speriamo che sia alto e che si faccia sentire".

Che maturità hai acquistato negli ultimi anni? "Sono cresciuto, maturato, migliorato. Anche quest'anno mi è venuta voglia di migliorarmi ancora di più, è una costante quando inizi a giocare con grandi giocatori e inizi a vincere. Ti viene voglia di migliorarti, io dopo il primo scudetto con la Juve ho passato un'estate a pensare alla stagione successiva per poter vincere. Ero arrivato a 32 anni a vedere che potevo vincere, avevo fatto una carriera media fino ai 30. Ritrovarmi a giocare per la Juve e per la Nazionale ti dà la carica, mi sono migliorato molto mentalmente, nella marcatura. A 35 anni mi ritengo uno che è alla pari con gli altri, con i 20enni. Mi alleno come loro e nei test ho risultati come i loro, non vedo perché non posso stare ai loro livelli. E l'esperienza mi ha dato qualcosa in più".

È quasi più facile affrontare la Spagna? "Affrontare una partita del genere non richiede nemmeno di caricarla, c'è tanta voglia di giocarla e non servono motivazioni extra. Di facile però c'è solo questo, hanno dato alcune squadre per favorite e alcuni si sono dimenticati la Spagna. Hanno fatto vedere di essere ancora una delle favorite al titolo e noi lotteremo come al solito. Forse siamo brutti, sporchi, ma diamo tutto cercando di far loro male".

Come si frena la bestia nera? "Bisognerebbe ammazzarla... Ci si prova, li stiamo studiando, ma in campo poi sono i duelli che contano. I particolari fanno la differenza, noi dovremo essere attenti alla loro fase offensiva, ma sapere anche che dobbiamo provare a colpirli. Non vogliamo fare una partita remissiva, sarebbe l'errore più grande".

Hai già pensato al futuro? "Non ci ho pensato, non è un problema per la persona che sono. Se dovessi lasciare o no non sarà un problema e non deve far rumore. Quello che ho pensato dal primo giorno è solo fare un grande Europeo, sono concentrato su questo ottavo di finale".