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sabato 2 giugno 2012, 19:46Editoriale
di Federico Casotti
Parte con oggi il diario di Euro 2012 a cura del telecronista di Sportitalia Federico Casotti

Cari amici di Tuttoeuropei.com, manca ancora una settimana all’Europeo, ma le partenze intelligenti non valgono solo per chi si mette in macchina. Con oggi inizio infatti quello che vuole essere un diario degli Europei, alla scoperta dei lati curiosi, delle prodezze, delle delusioni, dei protagonisti più o meno conosciuti, più o meno attesi di questo mese di calcio.


Cominciamo con il dire che non sarà un Europeo come tutti gli altri, a cominciare dalla location. Il mondo guarda a Oriente, il calcio non fa eccezione, a maggior ragione il calcio europeo. Oggi tocca a Polonia e Ucraina, nel 2018 sarà il momento del Mondiale in Russia, e in questi sei anni la geopolitica del calcio potrebbe riservarci evoluzioni sorprendenti.

Per il momento, ahimè, Russia significa soprattutto tre sonori sberloni rimediati dall’Italia di Prandelli. La sconfitta di Zurigo fa male, almeno per due motivi. Innanzitutto, uno scarto così pesante non fa parte delle abitudini dell’Italia, a maggior ragione contro una Nazionale in crescita, ben dotata tecnicamente, ma non certo nelle prime file di un’ideale griglia di partenza. Secondariamente, va a inserirsi nella scia delle prestazioni negative contro Uruguay e Stati Uniti: i numeri parlano di una Nazionale che ha smarrito il gusto della vittoria e il gusto del gol, traballando pesantemente in difesa: ironia della sorte, il reparto sul quale abbiamo costruito le nostre fortune recenti, e alimentato le invidie altrui, mascherate da “voglia di spettacolo”.

Spettacolo che l’Italia, nel suo undici titolare, sarebbe anche in grado di offrire, a cominciare dalla sfida con una Spagna che, dopo l’amichevole di Bari di un anno fa, dovrebbe fare un po’ meno paura. Occorre però che gli azzurri si sveglino: o meglio, occorre che il gruppo si riaccenda con l’ingresso della posta in palio. La storia della Nazionale è fatta di tante brutte partite, quando il contesto era amichevole, e di tantissime gare memorabili, quando contava davvero vincere. Speriamo che la storia possa ripetersi, a cominciare da domenica 10, in quel di Danzica.


E buon Europeo a tutti!