Acerbi sul ritorno in Azzurro: "E' giusto che prima ne discuta con Spalletti"

Il difensore dell'Inter, Francesco Acerbi, dopo l'assoluzione dalle accuse di insulti razzisti a Juan Jesus è tornato a parlare in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera, tornando di fatto a disposizione anche per la Nazionale. Questa settimana aveva saltato la tournée azzurra negli Stati Uniti dopo l'iniziale convocazione da parte di Spalletti, proprio per questa vicenda. 

La sentenza non è stata una liberazione?
"Lo è stata, ma nella liberazione sono comunque triste per tutta la situazione che si è creata, per come era finita in campo, per come ci hanno marciato sopra tutti senza sapere niente. Anche dopo l’assoluzione ho percepito un grandissimo accanimento, come se avessi ammazzato qualcuno".

Si aspetta di essere convocato per l’Europeo?
"Io non mi aspetto niente. Ma per adesso preferisco non dire nulla sulla Nazionale, è giusto che prima ne discuta con Spalletti. Sono stanco, dopo oggi metto un punto alla vicenda. E non voglio parlarne mai più".

Il c.t. Spalletti difficilmente si priverà di un calciatore che nelle gare autunnali è stato il leader della sua difesa. Sicuramente dopo questa decisione del Giudice Sportivo diminuisce drasticamente la possibilità di vedere Alessandro Buongiorno in Germania. Ma col rientro di Acerbi, piede sinistro, nella lista dei 23 uno tra Giorgio Scalvini e Riccardo Calafiori resterà a casa.
Da un lato il difensore dell'Atalanta ha dalla sua la possibilità di ricoprire almeno due ruoli della difesa a tre ed è già pienamente nel gruppo di Spalletti, dall'altro il centrale del Bologna - ancora in Under 21 - può rappresentare l'alter ego di Andrea Cambiaso: centro-sinistra nella difesa a quattro, braccetto di sinistra in quella a tre ma anche esterno di centrocampo sulla fascia mancina o interno in una mediana a tre.