Spagna, Yamal: “Ho detto a mia madre che se vinciamo non voglio un regalo. Chiedo solo…”

Lamine Yamal, oggi, compie 17 anni e ai microfoni di Marca ha confidato di non volere un regalo per il suo compleanno: "Ho detto a mia madre che se vinciamo non voglio niente in regalo. Chiedo solo di poter celebrare la vittoria a Madrid, con i miei compagni di squadra. Questo è tutto. Può essere una giornata folle, con i tifosi impazziti di gioia ad accoglierci all'aeroporto. Dobbiamo continuare come abbiamo fatto contro la Germania o la Francia. Rimanere noi stessi, mantenere il possesso della palla per controllare il gioco in ogni momento. Credo che siamo i migliori in questo e nessuno potrà fermarci se ci riusciamo. Stiamo vedendo che come squadra non c'è nessuno all'altezza della Spagna. Alla fine, quell'intensità è la chiave. Il mio calcio viene dalla strada, dal giocare con gli amici. Da quello viene anche il guardare in una direzione e passare la palla nell'altra. È lì che si impara. I miei amici? Stanno impazzendo". Mi hanno detto che nella mia via, a Mataró, tutti gridavano il mio nome. Alcuni verranno a Berlino, ma altri non saranno in grado. Proverò a portarne io qualcuno. Tutti mi trattano molto bene, non come un ragazzino di 16, 17 anni, ma come uno più grande. Chi mi ha chiesto la maglia finora? Me l'hanno chiesta Mbappé, nello spogliatoio e Chiesa quando abbiamo affrontato l'Italia".