Il Messaggero - Reja: "Guai a sottovalutare la 'mia' Albania. Ci conoscono bene e vorranno batterci"

Il Messaggero - Reja: "Guai a sottovalutare la 'mia' Albania. Ci conoscono bene e vorranno batterci"TUTTOmercatoWEB.com
mercoledì 12 giugno 2024, 07:50Primo Piano
di Redazione TuttoEuropei.com

L'ex ct dell'Albania, Edy Reja, ha introdotto i temi della sfida di sabato prossimo tra l'Italia e la Nazionale balcanica. Le sue parole rilasciate a Il Messaggero: "L'Albania è cresciuta tantissimo, ora ha giocatori di esperienza. Si chiude bene ed è micidiale in ripartenza con la velocità dei suoi esterni. Manaj o Broja davanti, un pericolo per ogni difesa".

Sul ct albanese Sylvinho: "È buon tecnico, gioca col 4-2-3-1 o 4-4-2, ma ha ereditato un gruppo solido e formato (ride, ndr). Succede sempre così. Anche alla Lazio Petkovic ebbe il vantaggio del mio lavoro per alzare poi la Coppa del 26 maggio. Io ho guidato un cambio generazionale in Albania, la Nazionale del 2016 era al tramonto, ho costruito la squadra per questo Europeo. E infatti dieci undicesimi sono quelli scelti sotto la mia guida".

Sulle difficoltà della gara: "L'Italia deve temere questo esordio? Assolutamente sì. L’Albania ha un carattere fortissimo e, anche tecnicamente, guai a prenderla sotto gamba. Tanti elementi sono maturati proprio nel nostro campionato. Da Djimsiti a Ismajli, passando per Hysaj, Bajrami, Asllani. Ramadani ha fatto una gran stagione a Lecce. Ci conoscono alla perfezione e sono ancora più motivati a batterci".

Sugli osservati speciali tra gli avversari degli azzurri: "Chi dev’essere l’osservato speciale? Più di uno. Asllani, e davanti Broja e Manaj possono inventarsi sempre qualcosa. Anche Bajrami ha un piede magico, se è in giornata"

Sull'Italia: "Il valore aggiunto? Il ct. Spalletti ha una marcia in più. Lo stimo tanto perché fa giocare ogni squadra in maniera divina. Credo abbia già in mente la sua formazione, per me andrà avanti con il 3-4-3, nonostante le ultime prove per testare l’intero materiale. Forse proprio con l'Albania, potrebbe studiare una variante tattica, magari un 4-3-1-2. Ha avuto poco tempo per cementare questo gruppo, ma lo sta plasmando col suo credo». Non ha però campioni veri. «Hanno buoni valori, ma qualche difficoltà. E infatti Spalletti ha dubbi. Ha sfruttato le amichevoli per capire chi è più in condizione. È un momento un po' particolare per l'Italia, ci sono tanti giovani che devono emergere, ma hanno poca esperienza. Si sta chiaramente lavorando in prospettiva futura"

Sugli obiettivi: "In questo Europeo si rischia di fare una comparsa?«Non lo so. Auguro alla Nazionale il meglio, anche di arrivare in finale e sorprendere, ma sarà dura. Superare il girone è già il primo grande scoglio. Se carburerà pian piano, magari...".