JORGINHO: "Girone difficile con grandi squadre. Se ho avuto paura di non essere convocato? So quanto valgo"

JORGINHO: "Girone difficile con grandi squadre. Se ho avuto paura di non essere convocato? So quanto valgo"TUTTOmercatoWEB.com
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martedì 11 giugno 2024, 12:15Primo Piano
di Giuseppe Giannone

Jorginho, centrocampista classe 1991 della nazionale azzurra,  parla al sito dell'Uefa in una intervista pubblicata nel giorno del primo allenamento dell'Italia a Iserlohn, quartier generale degli azzurri per gli Europei in Germania. Se ho avuto dubbi sulla mia convocazione per l'Europeo? No. Onestamente non mi e' mai passato per la mente. Credo sempre in quello che faccio. Conosco il mio valore. Avevo bisogno di una possibilita'. Ho lavorato duro per ottenerla. Se lavori tanto e metti al primo posto il gruppo e la squadra, penso che possano succedere cose belle. Credo che questa sia la mentalita' giusta per tutti noi".

Il ricordo di Wembley e la pressione di giocare da campioni in carica. "Ci pensiamo tutti. Penso che sia stato un momento speciale della nostra vita, che abbiamo vissuto con un gruppo di persone fantastiche. Quindi, e' qualcosa di molto speciale nella vita di ognuno di noi. Quando giochi in questo tipo di tornei, c'e' sempre una certa pressione. Ma arriviamo a questo torneo con calma, sapendo cosa dobbiamo e possiamo fare. Crediamo in quello che stiamo facendo. Penso che sia la cosa piu' importante".

Il girone con Albania, Spagna e Croazia: "Si', e' un girone difficile con grandi squadre. È un gruppo che ci terra' impegnati, ma giocheremo alla morte perche' anche noi siamo una grande squadra. Penso che sara' un bellissimo spettacolo per chi ama il calcio".

Le differenze tra il gruppo del 2021 e quello di oggi: "Questo e' un gruppo di ragazzi che vorrebbero crescere, imparare e migliorare ogni giorno. Tutti sono disponibili. Penso che questo sia molto importante. Lo stiamo facendo molto bene. Quindi, ci sono alcune somiglianze. Anche la filosofia di gioco e' simile. Cerchiamo sempre di imporre il gioco, di tenere la palla perche' ce lo chiede l'allenatore, ma e' anche grazie alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo a disposizione. Sta a noi mettere in campo quello che ci chiedera' l'allenatore, ed e' proprio quello che stiamo cercando di fare".

Scamacca in forma: "Penso che possiamo fidarci di lui, ci puo' dare tanto. Ha qualita', potenziale per aiutarci. Ci aspettiamo tanto da lui, cosi' come dagli altri, deve dare il massimo e mettersi a disposizione della squadra, perche' alla fine quello che conta e' il gruppo e la squadra".